Altra miserevole figuraccia della nostra sanità precaria difronte a tutto il Paese. Bisogna che muoia sempre qualcuno per accorgersi dei danni che la mala burocrazia procura, dimostrando tanta superficialità e perchè no, anche con tanto pressaposchismo nella convinzione che tanto non succede niente; giorno più, giorno meno. Perchè l’assessora regionale dott.ssa Gentile (visto che è medico) sappia, dì questo Cyber Knife ne abbiamo parlato alcuni mesi orsono, e già allora esprimemmo il rammarico di sapere che una struttura privata di Bari era in possesso di questa macchina preziosa per la cura e la distruzione di alcuni tipi di tumori, ma la stessa non era ancora in convenzione con il servizio sanitario e quindi non poteva essere usata. Noi abbiamo avuto notizie che ovviamente andrebbero verificate da qualche magistrato , che detto cyber knife è stato utilizzato anche spesso e che un trattamento costerebbe circa 8,500 euro. Cogliamo l’occasione per ricordare alla signora Gentile, che presso l’ospedale oncologico Cotugno ci sono preziosi macchinari ancora imballati anche a causa della carenza di personale medico e paramedico. Le Istituzioni che dovrebbero controllare sono totalmente latitanti e quando malauguratamente si dovesse avere bisogno ci si deve affidare alla fortuna, oppure se si è economicamente autosufficienti forse è meglio fuggire da questa nostra città e recarsi dove la sanità viene praticata con mezzi più adeguati e sicuri. Non avrei ai pensato di dire queste cose della mia città, ma credetemi si vive nella paura, più che di scoprire di avere un male serio, è invece la convinzione di di non essere adeguatamente curati, e di questa realtà purtroppo ci accorgiamo sono quando accade a noi di avere bisogno della sanità, nella speranza che ciò non si verifichi ne di sabato e neppure di domenica.
Lucio Marengo