“Da quando è iniziata la lotta del M5S contro il bagarinaggio online e
fisico (il cosiddetto ‘secondary ticketing’) non ci siamo mai fermati. Con
l’approvazione definitiva della legge sul biglietto nominale, in vigore dal
1° luglio scorso, ci siamo messi contro tutti: lobby, artisti e gruppi
politici che, anche grazie a una campagna mediatica decisamente
squilibrata, hanno cercato in tutti i modi di screditare una legge giusta,
pensata e voluta per gli spettatori, gli amanti della musica dal vivo, che
da anni subíscono soprusi. Persone messe di fronte a un ricatto: restare a
casa o pagare il biglietto per un concerto dieci volte in più rispetto al
suo valore di mercato. Avevamo ragione”. È quanto si legge in un post
pubblicato dal Blog delle Stelle e firmato dal presidente della Commissione
per le Politiche Ue della Camera Sergio Battelli, sua la norma del M5S
contro il secondary ticketing.
“Proprio ieri Live Nation, uno dei leader mondiali nell’organizzazione di
concerti, – prosegue il post – ha ammesso di aver bypassato le piattaforme
di rivendita primaria fornendo biglietti ai circuiti secondari, ai siti di
bagarinaggio per intenderci. Parliamo di circa 88.000 biglietti del tour
dei Metallica negli Usa, mai passati dai canali ufficiali ma rivenduti
direttamente sui siti di bagarinaggio con la complicità non solo di Live
Nation America, ma anche del manager della band e un promoter. Una truffa
architettata unicamente per gonfiare le loro tasche lucrando sulla passione
degli spettatori”.
“Uno scandalo di enormi dimensioni svelato dalla testata americana
Billboard che conferma i nostri sospetti sull’operato di un sistema marcio
e corrotto. Da tempo ci chiedevamo come fosse possibile che, a pochi minuti
dall’apertura della rivendita, i biglietti scomparissero salvo poi
ritrovarli sulle piattaforme secondarie a prezzi maggiorati. A chi giovava
questo mercato sommerso? Ci chiedevamo anche come mai la nostra legge
contro il secondary ticketing, a mia prima firma, fosse così osteggiata nel
nostro Paese. Perché il biglietto nominale facesse così paura” si legge sul
blog.
“L’autodenuncia di Live Nation fa crollare ogni alibi e ogni dubbio: la
legge voluta dal M5S fa paura perché mette le mani nelle tasche di un
sistema malato che specula sulle passioni degli spettatori per biechi
interessi economici. E allora voglio dirlo chiaro e forte, e mi rivolgo
soprattutto agli artisti, a chi ha ancora a cuore il rapporto con i propri
fan: aprite gli occhi, non alimentate queste truffe. Il biglietto nominale
rappresenta un vero e proprio cambio culturale, il nome e cognome stampato
sul biglietto diventano un lasciapassare obbligatorio per arginare un
fenomeno che tradisce lo spirito della musica dal vivo, la affligge, la
umilia. E allora prima ci rendiamo tutti conto di avere a che fare con un
sistema marcio e malato prima riusciremo a ridare libertà e dignità al
settore riportando agli eventi tutti gli appassionati scoraggiati da anni
di soprusi” conclude Battelli.
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