Sulla SS1 in Liguria gli automobilisti in transito certo non si aspettavano di trovarsi un cetaceo di oltre dodici metri di traverso sulla careggiata.
Se non vi fosse per mezzo la tragicità della perdita di un altro esemplare di una specie già a pesante rischio di estinzione e un resoconto di numerosi feriti negli impatti purtroppo accaduti certo si potrebbe continuare con la satira, ad esempio ipotizzando che magari sia l’Italia che stia andando alla deriva, e non la balena.
Tuttavia, soleva dire Eugène Ionesco che “ Il comico, essendo l’intuizione dell’assurdo, mi sembra più disperante che il tragico.”
Ed ecco che all’assurdità non di una intuizione ma di un fatto, cioè l’innalzamento del livello dei mari e dell’inquinamento acustico negli stessi (causa primaria secondo gli studi del disorientamento dei cetacei e della loro perdita di rotta), ci è sembrato giusto assegnare un tono ironico ad un articolo di cronaca, volendone evidenziare proprio il carattere tragico nonché l’evidente simbolismo: occorre cambiare rotta, in ogni senso.
Roberto Loporcaro