Si stima che la gente si connetta a Internet fino a quattro ore al giorno. Anche quando ha intorno amici, mogli, mariti, amanti, figli, genitori. Ma è utile davvero restare connessi così a lungo? Le cellule nervose si distribuiscono in miliardi di ramificazioni e connessioni. Tutte le esperienze che viviamo diventano infatti connessioni cerebrali. Un po’ quello che accade con Internet, scopri correlazioni e legami, parti da una frase qualunque e arrivi alla filosofia. Era forse meglio quando esistevano solo i libri da leggere? Non facciamo i moralisti da strapazzo: oggi sfiori lo schermo e ti ritrovi dall’altra parte del globo. Dialogare col mondo intero non è forse meglio che chiacchierare solo col collega o il vicino? Connettersi apre la mente, fa di noi dei veri esploratori ed esplorare libera. I rischi sono di gran lunga inferiori rispetto al mare di parole vuote nel quale anneghiamo quotidianamente nel 90 per cento dei casi. Tuttavia la connessione in sé può essere utile solo se navighiamo nella direzione giusta e se non dimentichiamo di tenere aperto uno spazio con noi stessi. Connettiamoci pure, dunque, ma ricordiamoci che la felicità arriva alle persone se amano stare anche sole con se stesse.
Ilaria Delvino