Ancora danni e feriti in una manifestazione in cui il fattore violenza è apparso palesemente premedidato. Non si partecipa ad un corteo di protesta che pure può essere sacrosanta, portando insieme oggetto contundenti, bombe molotov e scagliarsi contro gli agenti della polizia di Stato e contro i carabinieri, che non sono poi la controparte e che rischiano la pelle tutti i giorni per garantire la sicurezza di tutti. Ancora una volta purtroppo dobbiamo registrarlo, le FF.OO. hanno avuto la peggio con un numero elevato di feriti e solo ora ci si accorge che solo garantendo la sicurezza dei cittadini si può determinare la tanto sperata crescita. Quello che è accaduto sabato a Roma è un segnale negativo e pericoloso che non va sottovalutato perchè se questa volta non c’è scappato è stato proprio per il comportamento irreprensibile delle FF.OO che hanno subito l’attacco dei blue bloc e degli “antagonisti” riuscendo a neutralizzarlo e respingendolo, pur senza evitare i danni che hanno procurato. I sindacati della polizia, anche per garantirsi della corretta informazione degli eventi, chiedono la presenza dei magistrati per evitare come è accaduto in passato che al danno ricevuto si è aggiunta la beffa di essere additati di usare la mano pesante contro i protestanti. La politica deve urgentemente chiarire il senso del diritto di manifestare, precisando che chiunque partecipasse ad una manifestazione detenendo armi oppure oggetti pericolosi dovrebbe essere immediatamente arrestato e punito. La libertà e la democrazia sono i segni della civiltà che va difesa, e chi viola i principi della convivenza senza violenza non può rimanere impunito. Esprimiamo alle Forze di Polizia la nostra affettuosa solidarietà sempre nella speranza che pur permanendo il diritto di protestare, questo diritto non diventi il presupposto della violenza.
Lucio Marengo