Come può cambiare la vita di un uomo in pochi giorni lo si può comprendere solo quando tocca a noi direttamente fare esperienza. Nel 2001, qualche giorno prima della ufficializzazione delle candidature alle politiche, alla presenza di testimoni attendibilissimi, Gianfranco Fini mi rassicurò in merito alle voci che qualcuno avesse chiesto la mia morte politica per le mie inchieste parlamentari sul contrabbando,sulle acque minerali, sulle privatizzazioni; insomma mi ero comportato come si dice, da battitore libero, senza considerare i rischi di compromettere i rapporti trasversali che da sempre intercorrono tra le forze politiche. Sta di fatto che dopo pochi giorni mi ritrovai fuori dalle candidature con la carriera politica terminata. Più o meno la stessa cosa è capitata a Michele Emiliano che con la sua esuberante invadenza è cresciuto in fretta creandosi tante simpatie ma anche tante invidie, soprattutto a Roma dove forse qualcuno non ha gradito il suo sostegno a Renzi che ha creduto di rottamare la vecchia nomenclatura politica. Sembrava dover diventare quasi ministro, poi sottosegretario,ed infine capolista alle europee. Tutti obiettivi trasformatisi in miraggi che scompaiono. Ora dopo dieci anni ,che fa torna a lavorare in magistratura e naturalmente non a Bari? Credo che lo abbiano ridimensionato un pò troppo e mi auguro per lui che Renzi, dopo aver fatto come tutti i suoi predecessori, trovi un posto da sottosegretario al sindaco di Bari, almeno per dieci mesi e comunque almeno fino alle prossime elezioni regionali, sempre che non gli tendano un altro tranello. Le promesse in politica si vaporizzano nell’arco di poche ore ed in un anno possono accadere tante di quelle cose da cambiare il mondo. Il sindaco di Bari non ride più e ne ha tutti i motivi, e se vuole un consiglio spassionato,riveda un pò i suoi atteggiamenti e individui i suoi avversari, ma soprattutto si guardi da molti falsi amici.
Lucio Marengo