Quando si apprende per caso che solo nella regione Puglia esistono 120 enti finanziati dalla Regione spontaneamente ci si chiede a cosa servono, e soprattutto quanto spende la Regione Puglia per mantenerli? Recentemente afferma il consigliere regionale Amati ne sono stati aboliti solo quattro e fa riferimento ad una recente delibera della Giunta n°194 del 21 febbraio.120 consigli,comitati, commissioni sono a titolo gratuito o sono previsti dei gettoni di presenza o altre forme di elargizione di denaro? Se solo in una regione ci sono tanti enti inutili, quanti ce ne saranno in tutto il resto del Paese tollerati dalla complicità tra maggioranza e opposizione? L’Italia è diventata una barca con cento fori e due soli tappi, chi ci salverà dal tracollo economico? Fabiano Amati ha svelato un retroscena che tutti ignoravano,tranne i consiglieri regionali che probabilmente in questi enti avranno sistemato amici e clienti. in concorso con la complice omertà du chi doveva vigilare e non lo ha fatto. E’ il solito teatrino della politica dove ognuno recita la propria parte, ma dopo le spettacolo indecente per la verità si ritrovano idealmente intorno ad una tavola imbandita. Il Presidente Vendola,credo debba sentire il dovere istituzionale di chiarire la funzione dei restanti 116 enti “salvati” ed esplicitare le spese che vengono sostenute a carico di chi paga le tasse, specie in questo particolare momento di crisi economica. Si parla di casta e ci si riferisce a deputati e senatori, ma nessuno parla della emorragia di miliardi di euro che assorbono enti di scopo diventati veri e propri investimenti politici, con particolare riferiment ad enti di moda quali sono quelli che fanno riferimento all’Ambiente come Conai,Corepla, e tanti altri il cui elenco è abbastanza lungo per esplicitarlo. Un esempio banale? Quando acquistate un qualsiasi oggetto, per l’imballaggio che lo contiene c’è scritto: contributo Conai assolto. Pensate a quanti milioni di imballaggi ogni giorno circolano in Italia e ipotizzate che fine fanno i soldi nostri.
Lucio Marengo