Bisogna fare appello, perciò, alle energie migliori, alle risorse intellettuali, alle donne e ai giovani, in modo da suscitare una riscossa morale, un soprassalto di indignazione e di protesta. Occorre una mobilitazione generale, dalla scuola all’università, dalle aziende ai sindacati, dai professionisti a tutti i lavoratori e alle lavoratrici, dalle associazioni ai circoli privati, per salvaguardare l’immagine della città e ripristinare la sua rispettabilità. E ciascuno di noi, nell’ambito delle proprie relazioni personali e sociali, può già cominciare a comportarsi e ad agire di conseguenza nella speranza di diffondere un contagio virtuoso. Bari e i baresi non possono arrendersi alla propria denigrazione.
Benny Maffei