Le parole come antidoto alla prevaricatrice ideologia nazista. È questa la ricetta di Liesel, l’audace bambina dodicenne protagonista di Storia di una ladra di libri, il film diretto da Brian Percival.
Mentre il regime brucia quei libri “pericolosi” e corruttori della purezza della cultura ariana, Liesel (rapita dal fascino discreto della lettura) sottrae quegli stessi libri dalle fiamme, difendendoli ed esercitando così una forma di resistenza al pensiero unico e omologato voluto dalla dittatura.
Tratto dall’omonimo romanzo di Markus Zusak, Storia di una ladra di libri è un film delicato e intenso, che racconta il percorso di crescita e di formazione della giovane protagonista. La vicenda di Liesel appare come un bagliore illuminante che mostra tutta l’autenticità di un pensiero non allineato alla massa; la sua storia sprigiona tutta la propria positività nonostante l’oscurantismo intellettuale che Hitler esercitava sui tedeschi in quel periodo cupo della Storia dell’Umanità.
Mantenendo i tratti fondamentali del romanzo, il regista Brian Percival costruisce una narrazione lineare, delineando molto bene i personaggi principali, interpretati dalla promettente Sophie Nélisse e da due mostri sacri della recitazione come Geoffrey Rush e Emily Watson. La colonna sonora di John Williams ha ricevuto meritatamente la nomination all’Oscar.
Giovanni Boccuzzi