Come un fulmine a ciel sereno questa mattina sulle cronache locali dei nostri quotidiani, di particolare effetto il titolo apparso a pagina 9 della Gazzetta del Mezzogiorno e che dice testualmente: La Procura insiste “condannate Decaro”. L’on.Decaro tanto per intenderci è il candidato sindaco al comune di Bari e sua avversaria diretta è la Dott.ssa Desirè di Geronimo, da cui lo stesso PM Bruno ha ereditato il fascicolo riguardante la gestione della sanità a Bari. Ovviamente solo pure coincidenze, ma sono cose che leggiamo sempre sullo stesso quotidiano. E’ stata una questione di vita o di morte ed immagino che la giustizia non potesse attendere oppure anticipare i tempi ma tra poco più di una settimana i baresi si recheranno alle urne e spero per tutti i contendenti che le decisioni sul voto non vengano influenzate da fatti di cronaca. Decaro il 30 dicembre 2013 è stato assolto dall’accusa di aver favorito un suo parente ed il PM che non ha condiviso questo giudizio ha chiesto la riapertura del processo e quindi ci sarà un nuovo dibattimento. Titolare condannate Decaro potrebbe sembrare pretestuoso soprattutto in un clima arroventato come questa campagna elettorale, e tra l’altro ci potrebbe essere la conferma dell’assoluzione. Qualcosa però mi sfugge sulle procedure che si seguono; cosa fa un magistrato che decide di perseguire un individuo qualsiasi, invia i comunicati stampa ai giornali? E’ un fatto di costume o desiderio di apparire? Credo invece che sia urgente la riforma del sistema giudiziario per chiarire quali sono i diritti ed i doveri affinchè si ritorni a vedere nel magistrato il simbolo della Giustiza super partes.
Lucio Marengo