Si svolgerà domani, Sabato 25 marzo l’evento, giunto ormai alla sua undicesima edizione dal titolo “Earth hour”, l’Ora della Terra, consistente in una mobilitazione planetaria promossa dal Wwf Internazionale volta alla sensibilizzazione alle problematiche legate ai cambiamenti climatici.
A rilanciarla sul territorio barese sarà l’O.a. Wwf Levante Adriatico.
La manifestazione, che si svolge a livello mondiale, andrà in scena nel capoluogo pugliese dalle 20.30 alle 21.30, e avrà come obiettivo quello di spegnere in maniera simbolica l’illuminazione domestica e pubblica in un luogo simbolo della città, coinvolgendo quindi attivamente la cittadinanza.
Epicentro della festa in riva all’Adriatico sarà Piazza del ferrarese. Allo scoccare dell’Ora della Terra infatti si spegneranno le luci e si accenderà la passione di una milonga orchestrata da oltre cinquanta tangheri dell’Accademia stabile di tango argentino Apulia Tango, alla quale chi sarà in grado di reggere il ritmo potrà aggregarsi. Meriti dell’organizzazione vanno anche all’Assessore all’Ambiente del Comune di Bari Pietro Petruzzelli, nonché allo sponsor Caffè del Ferrarese.
Quest’anno l’Earth Hour del Wwf Levante Adriatico si arricchisce anche di un evento “Off”, un gruppo autogestito di percussionisti, sempre a partire dalle 20,30, animerà il Molo San Nicola di Bari, N’derr alla Lanz per gli autoctoni, con una jam session.
Tanti i personaggi pubblici che hanno rilasciato delle dichiarazioni sulla Earth hour tramite video messaggio servendosi dei social network, tramite i quali da circa un mese sta impazzando la campagna di pubblicizzazione dell’evento. La manifestazione, organizzata scrupolosamente e con estrema attenzione da volontari e attivisti, pone le basi per un successivo incontro tra il Wwf Puglia e l’Assessore regionale allo sviluppo economico della Regione Puglia Loredana Capone per la stipula di una collaborazione in merito alla definizione di una Strategia Energetica Regionale con particolare riferimento agli interventi di promozione dell’efficienza energetica e allo sviluppo delle fonti rinnovabili.
La prima edizione dell’Earth hour risale al 2007, in quella circostanza fu coinvolta la sola città di Sidney, ma la “grande ola” del buio si è rapidamente propagata in ogni angolo del Pianeta, spegnendo monumenti, piazze e strade per una manifestazione mondiale contro i cambiamenti climatici e si è confermata come evento di forte valenza simbolica. I numeri e le statistiche relative all’impatto che questo evento ha avuto e sta tutt’ora avendo sono importanti: nel 2016 infatti hanno aderito 1,23 milioni di persone nei 7 continenti in 178 Paesi e Territori coinvolti. In Italia lo scorso anno sono stati spenti oltre 400 luoghi e palazzi storici grazie all’adesione di istituzioni nazionali e locali.
Andrea Giotta