La matematica non chiude il campionao, la Juventus praticamente sì. Il gol di Asamoah dà alla Vecchia Signora il massimo vantaggio, 14 punti sulla Roma, ed anche se i capitolini hanno una gara da recuperare lo svantaggio appare incolmabile. Semplicemente perché la Juve non si ferma più.
Il terzo scudetto di fila è in dirittura d’arrivo e con ancora in ballo l’Europa League la stagione bianconera può ancora essere esaltante malgrado la precoce eliminazione dalla Coppa dalle grandi orecchie.
Giornata buia delle romane, entrambe sconfitte.
La Lazio vive un momento difficile e sempre di pressante contestazione da parte della tifoseria. Sconfitta in casa dall’Atalanta, espulso Candreva.
Peggio fa la Roma, battuta in quel di Napoli e che perde per il resto della stagione e l’inizio della prossima anche un perno come Strootman, rottura del crociato. Addio mondiali.
Giornata in chiaroscuro per le milanesi: vince l’Inter (sul Torino), perde il Milan (ad Udine), ma i pensieri e le forze del Diavolo sono tutte per stasera, al Vicente Calderon, all’Atletico Madrid, al sogno Champion’s.
La settimana sorride al Napoli, ora a 3 punti dalla Roma seconda e più in forma fisicamente.
Sorride ancor di più al Parma; doveroso spendere due parole per questa macchina di provincia che sta facendo sognare i propri tifosi: sesto posto, un punto sotto l’Inter e due sotto la Fiorentina. Donadoni in panchina e Cassano in campo stanno ridando a Parma le emozioni perse con la balorda storia di Tanzi.
Ancora vincenti Sampdoria e Atalanta, ormai prossime alla famigerata soglia dei 40 punti, uguale salvezza; in flessione invece Verona e Torino che dopo un campionato esaltante stanno attraversando un naturale momento di appannamento.
In coda, il regalo se lo fa il Chievo battendo all’ultimo respiro il Genoa e segnando un piccolo ma forse fondamentale solco tra sè e le altre quattro in lotta per non retrocedere: Bologna, Catania, Livorno e Sassuolo hanno davanti a sè 11 finali da coltello tra i denti.
Claudio Mastrodonato