Lo scorso 30 settembre i rappresentanti di dieci consigli regionali, tra cui quello pugliese, avevano depositato presso la Corte di Cassazione di Roma i quesiti referendari relativi all’abrogazione di diverse parti del decreto Sviluppo e del decreto Sblocca Italia come raccontato in un precedente articolo (http://radiomadeinitaly.it/wordpress/trivellazioni-cosa-e-successo-oggi/).
I movimenti, le associazioni e i cittadini che si oppongono con forza alle trivellazioni petrolifere possono dire di avere raggiunto un primo importante traguardo perché la Cassazione ha espresso parere favorevole al referendum abrogativo.
L’iter di approvazione del referendum continuerà con la Corte costituzionale che dovrà esprimersi sulla legittimità dei 6 quesiti e se tutto procederà in maniera positiva si dovrebbe andare a votare in primavera.
Il risultato è soprattutto frutto del lavoro e dell’impegno del Coordinamento Nazionale No Triv (formato da centinaia di associazioni, comitati e circoli di partito di tutta Italia) che ha organizzato assemblee per informare e sensibilizzare il pubblico sulla delicata questione delle trivellazioni e sulle conseguenze che queste attività hanno in mare e sulla terraferma.
Un altro merito del coordinamento e delle sue realtà cittadine, attive a livello locale, è stato quello di avere spinto la politica ad impegnarsi concretamente e a prendere una posizione netta contro le trivelle, in difesa della salute dell’ambiente e delle persone.
Cristina De Ceglie