Il 23 marzo del 2009, Alleanza Nazionale nata dalla costola del vecchio MSI-DN per le lungimiranti idee e prospettive di Pinuccio Tatarella si scioglie e confluisce nel PDL, questa volta ad opera di Gianfranco Fini e dei suoi colonnelli, in particolare di Ignazio La Russa, che nel discorso inaugurale al congresso di Roma dichiara: Alleanza Nazionale e Forza Italia sono due gemelli di vita. In quel momento immaginai che Giorgio Almirante si stesse rivoltando nella tomba perchè un grande partito con 71 deputati e 41 senatori veniva consegnato nelle mani di uno scaltro Berlusconi che è riuscito a fare con AN quello che faceva abitualmente Bill Gates quando comprava le piccole aziende per smembrarle poi, ed a Fini aveva dato la speranza con probabilità reale zero, di succedergli nella guida del PDL.Tutti gli ex ministri di Berlusconi che parteciparono con il loro leader al banchetto nuziale; di quelli, ne ritroviamo alcuni in Fratelli d’Italia, altri hanno avuto l’elemosina dal cavaliere di un posto da nominato per campare bene senza nuocere, almeno per ora.Dov’è la destra? cosa è rimasto della destra se non le illusioni? I responsabili della distruzione di AN hanno un cognome, e non hanno neppure avuto il coraggio di chiedere scusa ai milioni di italiani che per oltre mezzo secolo hanno votato una destra rappresentata da Arturo Michelini prima per finire a Giorgio Almirante, dopo di chè il nulla e l’arrivismo di un capo che tale non si è rivelato. Quando oggi si continua a parlare di destra o di sinistra sorrido perchè nessuno conosce la differenza visto che il mondo è cambiato e che le ideologie sono morte proprio con i grandi leaders carismatici.
Lucio Marengo