Già non se ne può più,ed il nostro fisco il più ossessivo d’Europa, ci rifila una doppia stangata, giusto per farci capire anche a Natale,che le tasse, frutto del malcostume politico e del menefreghismo fatto passare per una feroce crisi economica, è sempre in agguato pronte a succhiare anche quella misera tredicesima, attesa un intero anno per risolvere qualche piccolo problema in famiglia. Questa si chiama non solo miseria economica bensì vergogna umana perchè siamo amminisrati da improvvisatori, tecnici o politici che siano. tutti abili a scoprire il solito uovo di Colombo che sono poi le tasse da applicare con nomi e sigle diverse, ma sempre maledettamente tasse sempre a carico dei contribuenti italiani. La misura è colma e la pazienza si è esaurita di fronte alla disperazione di non riuscire neppure a poter assicurare un normale o anche magro pasto alla propria famiglia ed ai propri figli inconsapevoli che da un giorno all’altro potrebbe accadere di alzarsi un mattino e trovare i carri armati per strada. Non si possono sopprimere con la violenza le manifestazioni di protesta, perchè la esasperazione potrebbe portare ad una ribellione di piazza con conseguenze inprevedibili. L’euro e quel personaggio che ha condotto l’Italia in Europa, ci hanno portato male e ci hanno riempito di tasse e forse ritornare alla lira potrebbe essere una ipotesi percorribile perchè gli stipendi e le pensioni sono femle ad undici anni fa mentre il costo della vita grazie all’euro è aumentato di almeno quindici volte. I ricchi sono diventati sempre più ricchi, il ceto medio è scomparso e siamo diventati tutti più poveri. Il regalo di Natale di Letta e company, con la benedizione del Presidente Napolitano consiste nel saldo Imu entro il 16 dicembre p.v. ed il pagamento detta tares, la cui scadenza retroattiva ci viene addebitata ingiustamente, ma il totale si può pagare ratealmente con la prima scadenza il 31 ottobre( già passata e con la dovuta maggiorazione) il 31.12/il 28.02.1914/il 30.04.2014.Grazie signori del Governo per la vostra generosità e vi assicuriamo che quando saremo a tavola senza sorridere, penseremo sicuramente a voi.
Lucio Marengo