Alla fine è giunto un solenne mea culpa da parte di Zuckerberg. Dopo l’audizione tenuta al Congresso Usa, il fondatore e amministratore delegato del social network “Facebook” torna ad offrire le sue scuse per gli errori commessi nei fatti riguardanti Cambridge Analytica. Tuttavia, questa volta il destinatario delle scuse è stato il Parlamento europeo a Bruxelles, e sullo scandalo in questione promette che non si ripeteranno “mai più casi del genere in futuro”.
“Bene le scuse di Zuckerberg, ma non bastano”, ha ammonito il presidente Antonio Tajani al termine dell’incontro con gli europarlamentari, annunciando che l’Eurocamera “vigilerà sulle rassicurazioni ricevute”. Chiusi all’interno di una sala, ma in diretta streaming, i presidenti dei gruppi politici – Popolari, Socialisti, liberali e Verdi – hanno sottoposto il miliardario 34enne ad un vero e proprio fuoco di fila di domande. “Nei prossimi anni ci sono molte elezioni importanti, dobbiamo fare in modo di evitare che qualcuno possa interferire”, ha assicurato Zuckerberg, precisando che si sta lavorando ad una serie di “strumenti di intelligenza artificiale per identificare account fasulli, cooperare con le commissioni e aumentare la trasparenza”.