Il sindaco di Bari Antonio Decaro ha scritto a Gianfranco Grandaliano, il
commissario ad acta dell’AGER, richiamando la sua attenzione sulle modalità
di utilizzo dei dipendenti comunali o delle società partecipate nel
reclutamento dell’organico dell’Agenzia regionale.
“L’Agenzia Territoriale della Puglia per il servizio dei rifiuti urbani
(AGER) nasce sulla base di un percorso condiviso con gli enti locali per
attribuire ad un unico organo di governo, su scala regionale, le funzioni
precedentemente esercitate dalle Autorità d’ambito territoriali – ha
scritto *Decaro* – e tale decisione è stata ampiamente sostenuta anche dai
Sindaci”.
Purtroppo, in questi mesi di attività dell’Agenzia, il sindaco di Bari ha
lamentato la mancanza di quell’auspicata sintonia registrando, come scritto
nella nota, “una pericolosa tendenza a reclutare le migliori competenze tra
il personale dei Comuni e delle società da essi partecipate”.
In effetti, sia la legge regionale istitutiva sia lo Statuto dell’Agenzia
prevedono la possibilità di avvalersi di uffici e servizi, anche degli enti
locali, ma con modalità diverse rispetto a quelle sino ad oggi adottate
dall’Agenzia.
“È indubbio che anche le modalità di finanziamento dell’Agenzia con
contributi consistenti soprattutto da parte delle comunità più grandi (il
Comune di Bari contribuisce con circa 140 mila euro l’anno) dovrebbero
richiamare – conclude *Decaro* – il management dell’AGER ad una più
stretta, collaborativa e rispettosa gestione, capace di dispiegare azioni
sinergiche con gli Enti Locali”.
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