Dopo essere stato coinvolto e ferito in un incidente stradale mortale, G.M., 50 anni, di Cavallino, in provincia di Lecce, è stato arrestato in ospedale per omicidio e detenzione di stupefacenti a fini di spaccio.
Lo scontro terribile tra la sua Mercedes e una Toyota Yaris, a bordo della quale si trovava la vittima, un uomo di 73 anni, è avvenuto sulla strada provinciale tra Cavallino e Caprarica di Lecce.
Sul posto sono intervenuti i militari delle Stazioni di Cavallino, Calimera e due pattuglie del Radiomobile, e la Polizia Municipale, oltre a personale del 118 e ai Vigili del Fuoco di Lecce.
Il 50enne è stato trasportato all’ospedale Vito Fazzi dove l’esame sull’assunzione di alcool e droga ha dato esito negativo.
Il 73enne è stato estratto senza vita dalle lamiere.
Da una prima e sommaria ricostruzione sembra che la Mercedes condotta dal 50enne che stava percorrendo a fortissima velocità la provinciale in direzione Caprarica, ha investito con la parte anteriore il fianco sinistro dell’auto della vittima che si stava immettendo sulla provinciale proveniente da una strada laterale per recarsi invece verso Cavallino, trascinandola per circa 30 metri e fermandosi infine su un costone di terra laterale.
La Toyota è rimasta completamente distrutta e deformata. La Mercedes dell’uomo era priva di assicurazione, con la revisione scaduta a maggio e le cinture di sicurezza di entrambi i sedili anteriori allacciati sullo schienale al solo fine di eludere il segnale acustico emesso dal veicolo.
Inoltre il conta chilometri, a seguito dell’impatto, era rimasto bloccato alla velocità di 145 km/orari, su una strada con limite massimo di 50.
Durante il sopralluogo, vicino alla Mercedes i carabinieri hanno trovato un involucro contenente oltre 1 chilogrammo di marijuana.
I carabinieri ritengono che la sostanza fosse nella disponibilità dell’uomo, peraltro in passato già coinvolto in procedimenti penali per spaccio di stupefacenti.
L’involucro, pulito e ben confezionato, era sul terreno, visibile e non nascosto, come si addice ad un oggetto appena abbandonato.
Ed inoltre, la presunta elevatissima velocità di 145 km/h a cui viaggiava, su un tratto di strada dove vige il limite di 50, ha indotto a ritenere con certezza che l’uomo stesse trasportando l’involucro ed avesse interesse a raggiungere nel più breve tempo possibile la sua meta per ridurre i rischi.
Dopo l’incidente, prima dell’arrivo dei soccorsi e delle forze di polizia, qualcuno tra i numerosi conoscenti dell’uomo già presenti sul posto all’arrivo dei carabinieri, a cui poteva essere noto il prezioso carico che l’uomo stava trasportando, potrebbe aver preso la sostanza lanciandola nel vicino terreno, quantomeno per cercare di dissimularne la riconducibilità all’amico.
I carabinieri, su disposizione del pm di turno della Procura di Lecce, hanno dichiarato l’uomo in arresto (ai domiciliari in ospedale) sia per il reato di omicidio colposo che di per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
La convalida si terrà non appena avrà riacquistato la capacità di stare in giudizio.
Fonte: www.adnkronos.com