Piccoli prestiti per fronteggiare le più basilari esigenze familiari che venivano poi restituiti con interessi usurai ad una casalinga incensurata del quartiere San Paolo di Bari.
È quanto emerso da un’indagine dei Carabinieri di Bari San Paolo che ha portato all’esecuzione di una misura cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Bari, a carico di una 63enne incensurata del quartiere San Paolo, responsabile di usura.
Le attività dei Carabinieri hanno consentito di documentare come la donna, tra il 2008 ed il 2013, facendo leva sullo stato di necessità di alcune donne in difficoltà economiche per fronteggiare le uscite necessarie al fabbisogno famigliare, tra cui il semplice pagamento delle bollette mensili, si è resa disponibile a prestare loro somme di denaro, anche in più occasioni, con l’obbligo di restituirle con rate mensili che prevedevano un surplus, definito dalla responsabile con il termine di “caffè”, che le indagini hanno dimostrato attestarsi tra il 30% ed il 200% di interesse annuo.
L’arrestata, come disposto dall’Autorità Giudiziaria che ha emanato il provvedimento, è stata sottoposta agli arresti domiciliari.
I Carabinieri di Bitonto hanno denunciato un 40enne con l’accusa di ricettazione di 26 tastiere musicali, varie marche, di illecita provenienza.
L’indagine è scaturita dalla denuncia di un musicista, al quale avevano rubato, nella sua abitazione a Bari, due tastiere professionali, del valore di un migliaio di euro.
Gli accertamenti sul sito di vendita online “Ebay, nel quale gli apparati musicali erano liberamente offerti, hanno consentito di individuare le tastiere rubate e il venditore che le proponeva.
La perquisizione domiciliare a Bitonto, consentiva ai militari di ritrovare, fra le numerose tastiere, le due rubate al denunciante.
Comando provinciale CC Bari