“Libertà, Fraternità, Uguaglianza”, d’accordo; ma perchè non aggiungervi “Tolleranza, Intelligenza, Conoscenza?”
(Laurent Gouze)
ITALIA – ‘Parassiti, appestati e puzzolenti….che se ne tornino a casa sua’ ,
‘E a tutto questo caro Feltri, aggiunga la violenza e i reati che ci portano in regalo questi immigrati. Dagli stupri, alle rapine, ai furti, allo spaccio di stupefacenti, alla prostituzione, alla violenza di chi non ha freni inibitori perché non ha numero di casa e crede di poterla fare franca. E infine aggiungiamoci pure i costi stratosferici che l’accoglienza di questa gentaglia ci impone.’ .
Questi sono solo alcuni dei più esilaranti commenti presenti sotto l’articolo di Libero che riporta le parole del giornalista Vittorio Feltri durante un’intervista ai microfoni de ‘La Zanzara’, programma radiofonico in onda tutti i giorni su Radio 24.
Il giornalista, contattato dal conduttore Parenzo, non ha esitato a difendere la prima pagina del quotidiano Libero che correlava la malaria ai migranti, aggiungendo di non inserire titoli campati in aria.
Di fronte a tale risposta, Parenzo ha cercato di replicare al giornalista, ipotizzando un viaggio di Senaldi (direttore responsabile dell’editoriale Libero ndr.) in Burkina Faso.
Da qui poi è scaturita la frase che ha acceso la polemica in rete “L’80% dei malati di malaria sono stranieri, ma chi è quel coglione che va nel Burkina Faso?! Qui arrivano 3000 africani al giorno e portano di tutto. Anche le piattole. La scabbia chi la porta, gli svizzeri? Gli africani sono persone che hanno dimostrato di non avere una gran cultura del lavoro, tant’è vero che vivono nella merda”.
E per chi gli chiede se fosse mai stato in Africa, Feltri replica così ” Me ne guardo bene. Io non vado neanche in Sicilia e ti pare che vado in Burkina Faso?”; parole che dimostrano, oltre qualche carenza in geografia, grande superficialità.
Posto che vai usanza che trovi, dicevano.
Peccato che Feltri non sia mai andato oltre la sua provinciale chiusezza mentale.