Non ci sono più limiti alla decenza e si parla tranquillamente su twitter di vicende che dovrebbero farci vergognare e soprattutto dovrebbero una volta per sempre indurre la Magistratura a convocare le parti e chiarire le esternazioni in libertà che sono sicuramente da codice penale. Gli interlocutori in questione sono il sindaco di Bari Michele Emiliano, magistrato, e Marcello Gemmato consigliere di opposizione (si fa per dire) al comune di Bari. Argomento della discussione, un controverso bando di concorso per l’assunzione di personale pubblicato ai primi di agosto e con scadenza a Ferragosto. Da quello che ci è parso comprendere un concorso pilotato molto contestato soprattutto per i tempi brevi ed il periodo in cui è stato bandito. Nel dialogo on line Gemmato rimprovera Emiliano evidentemente per gli scarsi controlli e come risposta il sindaco dichiara: non posso certo evitare i ciambotti nelle municipalizzate: i consiglieri comunali e i sindacati devono “astenersi”. Le esternazioni del sindaco sono gravi e lasciano chiaramente intendere che per ciambotti vuole significare assunzioni appunto pilotate. La scadenza del concorso è stata prorogata, ma i dubbi sulla trasparenza restano ed i magistrati questa volta devono intervenire in nome di quella Giustizia rimasta ancora immune dai condizionamenti politici.
Lucio Marengo