L’emergenza del Covid-19 (conosciuto come Coronavirus) si sta sviluppando giorno per giorno sempre più. Attualmente nel mondo sono stati colpiti 105 paesi da almeno u singolo contagio, i rimanenti si dichiarano ‘’Covid-19 free’’ nonostante l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) abbia da poco dichiarato la situazione di Pandemia, ossia una epidemia con tendenza a diffondersi rapidamente attraverso vastissimi territori o continenti.
Per quanto riguarda la situazione interna al nostro Paese, attualmente di coronavirus sono 12462, di cui 10590 positivi, 1045 guariti e 827 deceduti. Nel dettaglio, dei 10590 attualmente positivi: 3724 sono in isolamento domiciliare, 5838 sono ricoverati con sintomi e 1028 sono in terapia intensiva.
Sono stati emanate numerose ordinanze dalla protezione civile, molteplici decreti legge e frequenti Dpcm ( Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri). In particolare con il nuovo Dpcm, sottoscritto la sera del 9 marzo dal presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, tutta l’Italia è diventata zona protetta. Il provvedimento, infatti, estende le misure restrittive già applicate per la Lombardia e le 14 province del nord più colpite dal contagio di coronavirus a tutto il territorio nazionale. Il nuovo Dpcm entra in vigore a partire dal 10 marzo e avrà efficacia fino al 3 aprile.
Tra le principali novità: limita gli spostamenti delle persone, blocca le manifestazioni sportive, sospende in tutto il Paese l’attività didattica nelle scuole e nelle università fino al 3 aprile.
A tutti i cittadini è richiesto di:
• uscire di casa solo per esigenze lavorative, motivi di salute e necessità. Ove richiesto, queste esigenze vanno attestate mediante autodichiarazione, che potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia o scaricati da Internet. Una falsa dichiarazione è un reato.
• evitare ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico
• è fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro
• si raccomanda di limitare, ove possibile, gli spostamenti delle persone fisiche ai casi strettamente necessari
• ai soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) è fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio e di limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante
• chiunque, a partire dal quattordicesimo giorno antecedente la data di pubblicazione del DPCM 8 marzo, abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione mondiale della sanità, deve comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio nonché al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta
• le persone per le quali la Dipartimento di prevenzione dellla Asl accerta la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario devono:
1. mantenere lo stato di isolamento per quattordici giorni dall’ultima esposizione
2. divieto di contatti sociali
3. divieto di spostamenti e viaggi
4. obbligo di rimanere raggiungibile per le attività di sorveglianza.
• in caso di comparsa di sintomi la persona in sorveglianza deve:
1. avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta e l’operatore di Sanità Pubblica;
2. indossare la mascherina chirurgica fornita all’avvio della sorveglianza sanitaria
3. e allontanarsi dagli altri conviventi; rimanere nella propria stanza con la porta chiusa garantendo un’adeguata ventilazione naturale, in attesa del trasferimento in ospedale, ove necessario.
Se i numeri suggeriscono che la situazione stia degenerando, il motto di molti Social Vip, da Fiorello a Chiara Ferragni, da Frank Matano a Jovanotti, da Ligabue al calciatore del Sassuolo Caputo è ‘’Andrà tutto bene, restate a casa’’.