50 interminabili secondi, tanta paura ma nessun danno.
Cinquanta secondi interminabili, durante i quali si e’ sentito vibrare ogni cosa. Il terremoto registrato alle 12.24 di ieri 5 aprile 2014 in Calabria ha segnato solo attimi di paura in quasi tutta la regione, ma fortunatamente non ha provocato danni a cose o persone. I vigili del fuoco, insieme agli enti locali, hanno avviato il monitoraggio di vecchie abitazioni, oltre ai luoghi pubblici piu’ a rischio, ma al momento non sono state riscontrate conseguenze. Un’attività compiuta in costante collegamento tra gli enti interessati, con le Prefetture che hanno monitorato la situazione, senza che sia stato necessario insediare i centri di protezione civile.
L’epicentro nel Mare Ionio, al largo del Comune di Isola Capo Rizzuto, importante centro turistico in provincia di Crotone, al confine con la provincia di Catanzaro. Ed e’ in quest’area che sono state segnalate le maggiori preoccupazioni nell’immediatezza dei fatti. Tramutate poi solo in un grosso spavento. Il sito internet dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia evidenzia che la scossa ha avuto magnitudo 5, con una profondita’ di poco meno di 60 chilometri. Una zona, dicono gli esperti, particolarmente attenzionata, compresa in quello che viene definito Arco Calabro, sul quale si svolgono continui studi e monitoraggi. I piani di emergenza sono scattati quasi ovunque. Nelle province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia sono state evacuate diverse scuole. Un accorgimento previsto dai piani interni di protezione civile.
Il movimento sismico e’ finito in pochi secondi anche su tutti i social network. Tante le persone che hanno subito postato un messaggio sui vari social, commentando quanto accaduto nei momenti immediatamente successivi al fatto. Una informazione in tempo reale che ha dato subito l’idea che non ci fossero, comunque, conseguenze particolari.
Massimo Pellicani