Una componente fondamentale del cervello umano è l’ippocampo. Si tratta del “ripostiglio” in cui si conservano tutti i ricordi umani. Eppure, uno studio pubblicato su Nature Communications, condotto da un team di ricercatori dell’Università di Cambridge, ha rilevato la compresenza di un ulteriore facoltà della mente. Quest’ultima, secondo le fonti, conterrebbe i ricordi più negativi e reconditi della psiche umana, recuperando e confermando parte dell’edificio filosofico freudiano.
La chiave di volta di quest’ulteriore struttura del cervello sarebbe un messaggero cerebrale chiamato GABA (Acido Gamma-AmminoButirrico). Nonostante gli studi condotti attraverso tecniche di risonanza magnetica, è ancora difficile stabilire con certezza quali siano i criteri di funzionamento che guidano il “cassetto” dei brutti ricordi. Resta il fatto, tuttavia, che, in caso di mancato funzionamento di quest’ultimo, nella mente umana iniziano ad affiorare ricordi estremamente negativi, tormentando la vita di chi ne soffre. Stress, schizofrenia, isterismo, ansia e depressione potrebbero dipendere proprio da questo.
Michael Anderson, uno dei coordinatori della ricerca, ha affermato che “la nostra capacità di controllare i pensieri è fondamentale per il nostro benessere. Quando quest’abilità viene meno, infatti – sottolinea lo studioso -, possono insorgere alcuni tra i più debilitanti disturbi mentali”.