Sabato 16 marzo a palazzo Rubino di Triggiano (Ba), alle 21, l’associazione Al Nour, diretta da Angela Cataldo, proporrà lo spettacolo musicale “Ho sete ancora” che trae spunto dall’omonima antologia di racconti ispirati alle canzoni di Pino Daniele, portato in scena da Floriana Ferrante, Domenico Lopez, Alfredo De Giovanni, Giovanni Chiapparino e Ilaria Stoppini.
Tale lavoro è tratto da un libro su Pino Daniele uscito nel 2015, poco dopo la sua morte, grazie all’attività della libreria indipendente “Io ci sto” di Napoli, divenuta successivamente un presidio culturale e successivamente casa editrice, che chiese ai più grandi scrittori napoletani di lasciarsi ispirare da una sua canzone per trarne un racconto originale.
“Portiamo in scena il racconto di questo libro – ha affermato Alfredo De Giovanni – che non parla solo di Pino Daniele, ma di Napoli stessa. Si narrano vicende e storie degli ultimi 40/50 anni della città partenopea, che sono poi i suoni, gli odori e le immagini, ma anche le gioie e le sofferenze di quella Napoli lì”.
Durante la performance Floriana Ferrante (voce solista), Domenico Lopez (chitarre) e Giovanni Chiapparino (percussioni). A impreziosire i brani ci sarà il flauto traverso di Ilaria Stoppini. Alfredo De Giovanni sarà chitarra e voce narrante eseguiranno 17 canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana, tratte dal vastissimo repertorio dell’indimenticato cantautore partenopeo, reinterpretate e arricchite dalle suggestioni letterarie tratte dal libro “Ho sete ancora”, in una sorta di omaggio a ‘o mast (il maestro), da “Je so’ pazzo” a “Chiove”, passando per “Appuncundria” e “Napule è”. Nello spettacolo ci saranno quindi la vita, i sogni, gli amori e l’arte di uno dei più grandi cantautori italiani di ogni tempo, oltre che gli ultimi cinquant’anni della “capitale del Sud Italia”.
“In qualche modo – ha aggiunto Alfredo De Giovanni – noi cerchiamo di raccontare la vita di Pino Daniele e la storia degli ultimi cinque decenni di Napoli, attraverso le canzoni e le parole di questi bellissimi racconti. Una bella soddisfazione per noi è stato presentare questo nostro lavoro proprio a Napoli difronte al sindaco napoletano dell’epoca De Magistris”.