Stipulare un contratto con un’azienda di fornitura elettrica, oggi, con il mercato libero è un’odissea.
Vi racconto questa storia vissuta da Michele, un cittadino barese che dopo venticinque anni ha cambiato abitazione.
“ Michele deve trasferirsi in un’ altra abitazione.Trova la nuova abitazione e stipula il contratto di locazione con il nuovo proprietario, attenendosi alle richieste dello stesso.
Fin qui tutto bene.
Michele, prima di andar via dalla vecchia abitazione disdice tutti i contratti, luce, telefono e gas.
Il nostro amico, in conteporanea stipula con l’enel il contratto per la fornitura elettrica per la nuova abitazione il 02/12/2015.
Fatto questo, Michele con la sua famiglia si trasferisce nella nuova abitazione il 3 dicembre 2016.
Michele e la sua famiglia prendono possesso del nuovo appartamento e, con meraviglia, si accorge che l’energia elettrica è attiva.
Passati due mesi, michele s’interroga sul fatto che, non ha ricevuto la prima bolletta dall’enel, preoccupato chiama il fornitore di energia.
Spiega all’operatore come mai non ha ancora ricevuto la prima bolletta e, scopre che chi ha ricevuto la documentazione da me controfirmata non ha preso in carica la domanda del 2 dicembre 2015.
L’operatore, a quel punto mi consiglia di rifare la domanda, rinviandomi i moduli da firmare per sottoscrivere nuovamente il contratto e inviare nuovamente i moduli firmati. Siamo al 19 marzo 2016.
A distanza di una settimana, sono contattato dall’enel perché nella compilazione dei moduli,avevo omesso di scrivere il numero di registrazione del contratto di locazione.
Altri moduli inviati, con la speranza di avere un contratto di energia a mio nome.
Passano altri giorni,preoccupato richiamo l’enel.
Ora, iniziano i veri problemi.
L’operatore, comunica al sig. Michele che il contratto non può essere eseguito perché il codice pod del contatore è bloccato perché l’inquilino precedente aveva stipulato un contratto con un fornitore di energia diverso e aveva delle fatture in sospeso, quindi deve prendere contatto con il vecchio fornitore, pagare le fatture in sospeso e stipulare con loro il contratto di energia.
Nel frattempo, si aggiuge un altro problema, Michele si accorge che l’energia elettrica è stata ridotta del 50%.
Sconfortato da quello che appena mi è stato comunicato, e con una riduzione dell’energia, mi attivo per capire quale fosse il fornitore.
Riesco a parlare con il fornitore del vecchio inquilino, chiedo le fatture da saldare e, con tempismo faccio pagare le fatture in sospeso dal precedente inquilino.
Fatto questo, stipulo il contratto con il gestore di energia precedente per risolvere finalmente questa brutta avventura.
A distanza di giorni, sono contattato dall’agente che mi aveva stipulato il contratto, il quale mi comunica che c’è un altro fornitore che ha delle fatture in sospeso e non possono attivare il nuovo contratto”.
Come finirà questa storia per Michele e la sua famiglia?
Questo accade oggi nel ventunesimo secolo!
Mario Ardimento