«2,1 miliardi per trasformare 100mila classi sulle 300mila che abbiamo e renderle, quindi, strumentate come queste. Sto parlando da 0 a 18 anni». Lo ha dichiarato il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, visitando a Bari l’Istituto Tecnico Superiore «Apulia Digital Maker», dove ha constatato l’elevato livello di tecnologie presenti nelle aule.
«non soltanto le risorse che stiamo mettendo per formare tutti i nostri insegnanti, ha rilevato Bianchi – non soltanto per capire cosa dicono quando parlano i ragazzi che ne sanno più di noi, ma anche per un uso responsabile degli strumenti». «L’Its – ha concluso il ministro – fa bene ai ragazzi, ma fa bene anche alle imprese perché le obbliga a stilizzare i propri processi d’innovazione e trasforma ognuna delle persone che lavorano in un’impresa in un raccoglitore e sintetizzatore di capacità innovative, che quindi è in grado di trasferire».
Non soltanto i laureati dell’Its sono già a lavoro, ma anche i diplomati sono già a lavoro. Questo vuol dire che quando noi facciamo percorsi di formazione ben radicati nel territorio, ma anche rivolti a quelle che sono le esigenze presenti e future delle imprese, questi trovano lavoro». Così a Bari il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, commentando i recenti dati di AlmaLaurea sull’occupazione . «C’è una riforma in corso degli Its che è già passata al Senato e deve avere l’ultimo passaggio alla Camera ed è un riforma importante perché – spiega – è sostenuta da 1,5 miliardi di euro di risorse del Pnrr che stiamo discutendo con le Regioni come attribuirle»
«Questa città e l’area metropolitana di Bari – ha sottolineato Antonio Decaro, – sono diventate molto attrattive anche perché c’è il Politecnico, l’Università, i centri di ricerca e ci sono gli Its». «Centri di formazione importanti dove i ragazzi si preparano al futuro e lo fanno insieme alle aziende, perché gli Its – spiega – riescono a soddisfare le esigenze delle aziende già dall’inizio, con percorsi di formazione e tirocini. La sinergia tra istituto di formazione e le aziende è la scommessa vincente». «Siamo onoratissimi di avere oggi qui il ministro. Questo è un altro sud. Abbiamo tanti problemi, dai rifiuti ai trasporti, però – conclude Decaro – tante aziende hanno deciso di venire qui ad investire e qui si vive bene».