BRUXELLES – L’Italia si appresta ad essere la pecora nera fra i Paesi membri dell’Unione Europea per quanto riguarda i giovani fra i 18 e i 24 anni “passivi”, cioè che sia non studiano sia non cercano lavoro, i cosiddetti Neet. Secondo un’indagine portata avanti da Eurostat, l’anno scorso era stata stimata una cifra attorno al 25,7%, contro una media europea pari al 14,3%. La percentuale più bassa di Neet è stata invece registrata nei Paesi Bassi (locomotiva europea la cui percentuale sfiora il 5,3%). Ennesimo punto debole di una popolazione, quella italiana, ormai fagocitata da un sistema economico troppo alieno. Puntare sulle generazioni future, limitando il triste fenomeno della fuga di cervelli, è la chiave per il presente.