Prima si era soliti dire ” il matrimonio è la tomba dell’amore!” Al giorno d’oggi con i matrimoni sempre meno frequenti e le convivenze sempre più azzardate, tentate e sottovalutate, il famoso detto si è trasformato. Ora non occorre più un vincolo scritto, una carta firmata che, pure, aveva il vantaggio di sancire ufficialmente un legame. No, siamo nel 2013, nell’era della tecnologia, dell’amore reale vissuto virtualmente, nell’era dell’apparire, della bellezza ad ogni costo, dell’agognato capo firmato, dell’era in cui il matrimonio è “inutile”!?! Eh già, perché se due persone vogliono stare insieme, che bisogno hanno di dirlo davanti ad una figura esterna alla coppia eppure istituzionalmente riconosciuta? No, non serve più. Oggi si convive. Ma è solo convivenza, quindi se va bene si continua on questo quotidiano, se va male si è più liberi di prendere e mollare tutto. Forse, dal canto suo, il matrimonio aveva il pregio di essere meno superficiale rispetto al semplice vivere assieme e pertanto ogni gesto, ogni problema, veniva trattato e vissuto più coscientemente. La convivenza invece è la tomba di tutto. Basta poco per pensare “tanto mica siamo sposati” e dunque “se ti va bene e’ così, altrimenti quella e’ la porta…” . E così, in questo 2013 in cui si è emancipati e liberi di scegliere senza legame alcuno, quella stessa mancanza di legami ufficiali diviene la tomba di quel sentimento d’amore che dovrebbe essere rispettato e posto alla base di ogni nostro gesto. La libertà diviene superficialità e così i legami veri non ci sono più.
2013: convivenza o matrimonio? scegliamo ciò che tutela il sentimento!
Arianna Greco