Il Goji è un arbusto perenne, appartenente alla famiglia delle Solanaceae, che può raggiungere i tre metri di altezza, i cui frutti sono bacche di color rosso intenso. Cresce spontaneamente nelle zone dell’Himalaya, nella regione del Tibet e in alcune
provincie della Cina. Le bacche sono molto delicate e durante il periodo di raccolta, tra luglio e ottobre, vengono fatte cadere su delle stuoie per non doverle toccare con le mani. Il loro sapore è particolare, ma sicuramente gradevole, sono consumate sotto forma di succo puro o semplicemente essiccate.
La farmacopea cinese lo reputa un rimedio in quanto, secondo la letteratura medica cinese, nutre il fegato e i reni aiutando a riequilibrare lo “yin” e lo “yang” i concetti ritmici del corpo. Per questo gli effetti biologici del Goji hanno ricevuto sempre una grande attenzione e la sua importanza, nella medicina naturale di tutto il mondo , è sempre più significativa man mano che, grazie alla moderna tecnologia, si riesce a provarne il valore scientifico.
Le bacche di Goji possono essere consumate così come sono oppure lasciandole reidratare per qualche minuto in un grosso bicchiere d’acqua calda o fredda (le bacche diventano più grandi e succose).
Si può aggiungere qualche manciata in più in una brocca d’acqua per godere di questo elisir energetico durante tutta la giornata, rigenerarsi ed sostituire le dannose bevande zuccherine presenti nel commercio.
Mario Ardimento