Alle 12.25 di oggi, Giulio Andreotti è mancato nella sua abitazione di Roma. Il “divo Giulio” aveva 94 anni e ha attraversato completamente la storia della democrazia in Italia. Per sette volte è stato Presidente del Consiglio nonché l’anima più profonda della Democrazia Cristiana. I suoi detrattori lo hanno spesso dipinto come il “male” soprannominandolo “Belzebù”. Cinico, a tratti machiavellico, Andreotti è stato da sempre identificato come il “potere” in Italia. Ultimamente amava raccontare: “Nel 1919 sono nati il Ppi di Sturzo, il fascismo e io. Di tutti e tre sono rimasto solo io”. E’ così! Per amici e nemici Andreotti resterà comunque un grande uomo, lo statista per eccellenza, un pezzo della storia d’Italia che va via con la sua morte.
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