Il consigliere regionale di Direzione Italia/Noi con l’Italia, Renato
Perrini, ha presentato un’interrogazione urgente al presidente e assessore
regionale allo Sviluppo Economico*
L’intento non era solo buono, ma era davvero di quelle misure che avrebbero
potuto davvero aiutare gli imprenditori pugliesi che volevano creare,
modificare, ampliare, diversificare la propria impresa: stiamo parlando
degli Aiuti agli investimenti delle Piccole e Medie imprese (Titolo II),
uno strumento finanziario di cui si è dotato la Regione Puglia nel 2014.
Sulla carta tutto appare di una facilità impressionante: l’imprenditore
presenta la domanda di finanziamento a seconda della propria dimensione e
di ciò che intende realizzare, la Regione istruisce la domanda, si
individua l’istituto di credito ed è fatta… dopo 12/18 mesi! Proprio così.
Cioè l’imprenditore rimane bloccato dalla burocrazia regionale che sulla
carta dice di volerlo aiutare, di fatto gli complica la vita e la sua
attività perché finisce per stare più negli uffici regionali e bancari che
nella sua azienda.
Per questo ho presentato un’interrogazione urgente al presidente della
Regione, Emiliano, e all’assessore alle Attività produttive, Nunziante,
perché verifichino la natura di questi ritardi e cerchino di trovare una
soluzione per rimuoverli. L’interrogazione, inoltre, servirà a fare
chiarezza su quale impatto ha avuto la misura finanziaria sulle imprese
pugliesi: quante in questi anni hanno avuto il finanziamento, quante no e
cosa è stato realizzato.