All’Assessore ai trasporti G.nni Giannini – Regione Puglia, al Sindaco Città Metropolitana – Bari Antonio Decaro.
Un giallo la stazione Zona Cecilia costata 25 milioni €, da tempo ultimata e mai inaugurata. Perché?
Luigi Cipriani, segretario del Movimento cittadino “Riprendiamoci il Futuro”, con la presente chiede di conoscere quanto su descritto.
La fermata della metropolitana di zona Cecilia ultimata e incomprensibilmente è stata abbandonata da più di 1 anno. Si rammenta che il Sindaco di Bari Antonio Decaro durante un sopralluogo del 16 maggio 2014 rassicurava che i lavori procedevano rapidamente e sarebbero stati ultimati e consegnati a meta’ del 2015.
Oggi 28 novembre 2016 (un anno e mezzo dopo la promessa) l’utilizzo dell’opera è rimasta lettera morta!!!!! La stazione ferroviaria Cecilia è un’auto extralusso, “ferma con le quattro frecce”.
L’opera, commissionata da Ferrotramviaria è costata circa 25 milioni di euro (fondi ministeriali ed europei) per consentire ai 4mila residenti della zona Cecilia di raggiungere il centro di Bari in pochi minuti.
Il cantiere fu aperto nel lontano 2013 per poi chiudersi a gennaio 2016, nonostante che Ferrotramviaria aveva dato, già da settembre 2015, il via libera all’esercizio. Di contro la Regione Puglia ribadisce di non aver ancora ricevuto dall’azienda il nulla osta dell’Ustif.
Nel rimpallo di responsabilità, l’unica cosa certa è che l’iter per la certificazione della sicurezza non si è ancora completato. Si aspetta che i vandali la devastano? Nella circostanza si precisa che da un punto di vista giuridico si configura una ipotesi di danno erariale, tenuto conto che tale danno ammonta a 25 milioni di € appartenenti alle pubbliche casse.
Il Movimento Cittadino Riprendiamoci il Futuro resta in attesa di URGENTE riscontro circa le cause di tale incomprensibile ritardo, con la precisazione che laddove le motivazioni richieste non pervenissero al movimento suddetto entro 30 giorni dalla presente, lo stesso provvederà a trasmettere presso la Corte dei Conti la richiesta di accertamento di eventuali danni erariali.
La redazione