Sul suo conto pendeva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica poiché lo scorso 16 aprile, intercettato a bordo di un’auto, riuscì a sfuggire ad un controllo dei Carabinieri dopo essersi liberato di una pistola.
Si tratta di un 31enne, sorvegliato speciale del quartiere Madonnella, vicino alle locali dinamiche criminali del quartiere e ben noto alle Forze dell’Ordine, che resosi irreperibile da poco più di un mese, è stato intercettato e bloccato dai Carabinieri di Bari e dai colleghi del Nucleo Investigativo.
A lui i militari sono giunti dopo una meticolosa attività di ricerca che li ha condotti a Sannicandro di Bari presso l’abitazione della madre, arrestata con l’accusa di violenza e resistenza a P.U..
La donna dopo aver inscenato uno svenimento aggrediva i militari allo scopo di permettere la fuga sul terrazzo del figlio, che abbandonava in casa una pistola clandestina calibro 9, rinvenuta dai militari.
A nulla è servita la rocambolesca fuga sui tetti del ricercato nel tentativo di raggiungere una motocicletta parcheggiata li vicino e risultata rubata. E’ stato arrestato dopo un ultimo disperato tentativo di nascondersi nell’abitazione di una vicina.
La perquisizione eseguita nell’abitazione della madre ha consentito di ritrovare, oltre la pistola, un inibitore di frequenze, meglio conosciuto come “jammer”, usato solitamente per disattivare gli antifurti, e delle chiavi di un’auto rubata sul quale erano state messe delle targhe “pulite”.
Il 31enne è finito nel carcere di Bari mentre la madre è stata collocata ai domiciliari. Al termine dell’operazione i carabinieri hanno deferito in stato di libertà per ricettazione una 33enne del luogo, conoscente del Sorvegliato Speciale, trovata in possesso dei documenti di circolazione del mezzo rubato.
Comando Provinciale CC Bari