Bari si candida per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2021, assieme ad altre 43 città italiane, di cui ben 7 (inclusa Bari) pugliesi. La città vincitrice verrà eletta il prossimo 10 giugno, ma già entro il 2 marzo i dossier di tutte le città candidate dovranno essere stati consegnati al ministro per i Beni culturali, Dario Franceschino. Il premio per la vincitrice sarà un contributo di un milione di euro per poter organizzare eventi nell’arco di un anno.
In precedenza il titolo è stato assegnato a Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015, Mantova nel 2016, Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018. Nel 2020 la capitale sarà Parma. Nel 2019 non è stata designata, in quanto la città lucana di Matera è stata eletta Capitale Europea della Cultura, ottenendo l’assegnazione da parte della Commissione europea del premio Melina Mercouri (attualmente pari a 1,5 milioni di euro, finanziati dal programma dell’UE ‘Europa creativa’).
Bari sarà concorrente delle altre 43 città candidate quali: L’Aquila, Venosa, Tropea, Capaccio Paestum, Castellammare di Stabia, Giffoni Valle Piana, Padula, Procida, Teggiano, Ferrara, Unione dei Comuni della Bassa Reggiana, Unione dei Comuni della Romagna Forlivese, Pordenone, Arpino, Cerveteri, Genova, Vigevano, Ancona, Ascoli Piceno, Fano, Isernia, Verbania, Bari, Barletta, Molfetta, San Severo, Taranto, Trani, Unione Comuni Grecia Salentina, Arezzo, Livorno, Pisa, Volterra, Carbonia, San Sperate, Catania, Modica, Palma di Montechiaro, Scicli, Trapani, Belluno, Feltre, Pieve di Soligo, Verona.
La città di Bari può puntare su quelle che sono le meraviglie architettonico-culturali di cui è caratterizzata quali, esemplificando, il teatro Petruzzelli o il palazzo Mincuzzi, oppure sui poli storico-religiosi che gli abitanti con affetto acclamano come la Basilica di San Nicola o la cattedrale di San Sabino. Il suo porto, che rese la sua posizione strategica durante l’ultimo conflitto mondiale, adesso è teatro di fusione tra città metropolitana e azzurro sconfinato.