I Carabinieri della Stazione di Bitetto hanno tratto in arresto nella flagranza di reato
il 32enne Nicola Cipriani e il 35enne Michele Muscatelli, già noti alle forze dell’ordine, con l’accusa di estorsione.
I due, durante un controllo effettuato dai militari in quella piazza Immacolata, sono stati trovati in possesso di 1450 euro in contanti, che a seguito di approfondimenti sono risultati essere parte di un ”compenso” di 3500 euro complessivi pretesi dai due per la restituzione di un trattore agricolo rubato ad un operaio 40enne del luogo alcuni giorni addietro.
Tratti in arresto, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, i due sono stati associati presso la casa circondariale del capoluogo.
Non si è rassegnato alla fine della relazione sentimentale intrattenuta con una 40enne e perciò le ha reso la vita impossibile, ossessionandola con continui appostamenti, inseguimenti, tentativi di approcci, telefonate e messaggi continui. Ieri l’epilogo della vicenda, dopo l’ennesimo appostamento ed aggressione è stato rintracciato dai Carabinieri in una casa di campagna di un amico, ove aveva tentato di nascondersi.
Per questo motivo, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Molfetta hanno tratto in arresto un 46enne del posto con l’accusa di atti persecutori.
La decisione maturata un anno fa dalla donna di troncare la relazione durata tre anni ha indotto l’uomo ad assumere comportamenti persecutori, divenuti col tempo ossessivi per continui appostamenti e pedinamenti in diverse ore della giornata, telefonate e messaggi che sfociavano in insulti e molestie.
Tutto questo ha reso la vita della malcapitata impossibile, ingenerando in lei uno stato di ansia e timore di ripercussioni del’uomo nei suoi confronti.
Durante l‘ultimo episodio, mentre la donna percorreva a piedi via Capitano De Candia, dopo essere stata seguita, è stata fermata, strattonata ed ingiuriata. La telefonata al 112 ha fatto sì allontanasse dalla vittima, sino a quando più tardi è stato rintracciato in agro di Molfetta e tratto in arresto.
Su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, è stato poi associato presso la locale casa circondariale.
Comando Provinciale CC Bari