I Carabinieri di Barletta hanno arrestato un 73enne del quartiere San Paolo di Bari, noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di tentato furto aggravato.
L’uomo, dopo aver intercettato l’anziana donna, in compagnia della badante, subito dopo l’uscita dall’ufficio postale centrale, l’ha pedinata sino a raggiungere la sua abitazione.
Qui, con indifferenza, è entrato nell’ascensore condominiale con le due donne e, con calma, ha infilato la mano nella borsa dell’anziana. La scena, però, è stata notata dalla solerte accompagnatrice, che dopo avergli bloccato la mano ha lanciato l’allarme.
Una gazzella giunta sul posto, ha bloccato e tratto in arresto l’uomo.
Su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, il 73 enne è stato poi associato al carcere locale.
Sul suo conto gravava un provvedimento cautelare emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Bari per associazione a delinquere di tipo mafioso e per detenzione e porto di armi, ma dallo scorso mese di marzo si era reso irreperibile. Si tratta di un 51enne andriese localizzato dai Carabinieri di Andria, al termine di serrate ricerche, in un casolare isolato in contrada “Posta di Mezzo”.
L’uomo, associato presso la casa circondariale di Trani, dovrà scontare una pena di 4 anni e 7 mesi di reclusione.
Il provvedimento rappresenta l’ultimo atto di una vicenda giudiziaria derivata da una complessa attività investigativa, condotta da Polizia e Carabinieri, convenzionalmente denominata “CASTEL DEL MONTE”, avviata nel 2001 a seguito di un attentato dinamitardo commesso contro il Commissariato di Andria e conclusasi nel novembre del 2006 con l’esecuzione di 76 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal G.I.P. del Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo, in collaborazione con la Procura della Repubblica di Trani.
L’operazione consentì di assicurare alla giustizia soggetti ritenuti vicini a due pericolosi sodalizi criminali che imperversavano nella città federiciana, riconducibili ad Agostino Pastore, capo storico della malavita locale, ucciso il 24 settembre del 2000 ed il secondo alla famiglia Pistillo, egemone nel quartiere “San Valentino”.
Comando provinciale CC Bari