Il maestro Luis Bacalov si racconta durante la quinta lezione di cinema, condotta da Rino Marrone e in programma al teatro Petruzzelli in occasione del Bif&st 2014.
«Ebbi l’intuizione o la faccia tosta di parlare con Damiano Damiani – ricorda Luis Bacalov – chiedendogli di poter comporre le musiche del film La noia. Non avevo nessuna esperienza ma il film ebbe un grande successo, così mi si aprirono le porte del cinema italiano».
Il compositore di tante colonne sonore dei cosiddetti spaghetti-western e dei polizziotteschi all’italiana, dichiara: «Ogni film è un’avventura a sé. Ritengo fondamentale leggere la sceneggiatura prima di scrivere la musica. Ho imparato che è fondamentale avere un rapporto collaborativo attraverso un confronto dialettico col regista: la maggior parte sono inesperti di musica ma alcuni sono melomani e lavorare con loro è più facile. Poi – aggiunge Luis Bacalov – ci sono i registi “agnellini”che dicono: “Faccia come vuole, mi fido di lei!”. A questi rispondo: “Si cerchi un altro compositore!”».
Il vincitore del premio Oscar come Miglior colonna sonora per Il postino afferma: «Un musicista che fa musica applicata al cinema deve servire il film, tenendo a bada il proprio narcisismo e la propria estetica. Oggi lavoro meno – continua Luis Bacalov – perché i registi giovani si trovano meglio a lavorare con i giovani: un regista di 30 anni avrebbe difficoltà a dire di no a Morricone».
Per il Maestro, la coppia cinematografica formata da Nino Rota e Federico Fellini era «un binomio indistruttibile, una potenza». In seguito alla morte di Rota, Luis Bacalov fu chiamato a comporre le musiche per La città delle donne del regista riminese di cui ricorda «la devozione e la determinazione». «Fellini – continua Bacalov – era capace di sedurre anche le formiche. In quell’occasione dovetti imparare a “roteggiare” cioè a scrivere la musica alla maniera di Nino Rota».
Dei suoi colleghi, il Maestro ammira «l’intelligenza, l’umiltà e la flessibilità di Rota»; riguardo a Ennio Morricone, invece, Bacalov afferma: «È il compositore più importante della sua generazione a livello europeo».
Alla domanda «Chi è Luis Bacalov oggi?», il Maestro risponde: «Che ne so? Faccio i miei errori e vivo». Infine, il compositore – che riceverà il premio Fellini per l’eccellenza artistica – si congeda dal pubblico dicendo: «La musica è un valore positivo che aiuta a vivere».
Giovanni Boccuzzi
Foto di Francesco Guida