Per anni ho dovuto il caffè amaro di Corradino Mineo sulla terza rete della TV di Stato, quella notoriamente schierata a sinistra, tutte le mattine con le sue staffilate al centro destra, fino a quando gli hanno regalato un posto a Palazzo Madama nell’ombra, visto che per tanto tempo non lo abbiamo ascoltato, nè visto. Quando lo vedevo pontificare su argomenti che più gli erano congeniali, dicevo tra me: questo (Corradino Mineo, giornalista di sinistra) non ha ancora capito la differenza della politica parlata e di quella vissuta. Mineo ha voluto opporsi ad un Renzi in ascesa ed un fiume in piena e non ha capito che quando muore un re, tutti salgono sul carro del successore. Fatto sta che nell’assemblea del PD dei quattordici oppositori a Renzi ne è rimasto solo uno, cioè Mineo, che alla fine ha chiesto scusa al tenace Matteo che egli stesso aveva definito autistico. Il Senato della Repubblica deve essere abolito per quello che oggi è, e trasformato nel senato delle regioni, con un numero di componenti drasticamente ridotto, con spese ridotte, ed avviamente contestualmente si riducono i posti a disposizione di chi è stato nominato magari senza meriti elettivi, e che sperava in una lunga carriera a spese degli italiani. Chissà se corradino Mineo tornerà a bere il caffè tutte le mattine nuovamente sulla terza rete, ma perchè questo avvenga, sa bene che deve baciare il sacro cordone di fra Matteo.
Lucio Marengo