Ormai il nostro Paese è al tracollo operativo gestionale ed economico per il sempre crescente arrivo di migranti stranieri da tanti Paesi africani attenagliati dalle interminabili guerre interne che provocano esodi di massa e tanti morti della disperazione. Siamo europeisti, ma l’Europa ci ha voltato le spalle dopo come nel caso dei due marò italiani detenuti in India. L’Italia è uno dei Paesi che eroga i maggiori contributi economici all’Europa, ma quello che ne riceve in cambio è l’assoluta indifferenza dei nostri partner. Sono molte decine di migliaia gli stranieri giunti in Italia in questi primi cinque mesi del 2014 e tra questi sono stati individuati anche avanzi di galera fuggiti dai loro Paesi e le nostre città sono piene di orde di senza lavoro che pesano sul bilancio nazionale e creano problemi seri di convivenza specie nelle città dove alimentano la criminalità. Il Governo italiano non può più aspettare la melina europea che fa tardare tutte le iniziative necessarie da mettere in atto e tardando il suo necessario ed anzi indispensabile contributo economico. Se bisognerà continuare ad accogliere i migranti della disperazione, dovranno essere condivisi o finanziati i provvedimenti e gli stessi migranti dovranno essere distribuiti in tutti i paesi europei, anche tra quelli che sino ad oggi hanno negato loro l’arrivo nei loro territori. La solidarietà non può assolutamente fare ricadere il suo peso solo sull’Italia, altrimenti dovremo dare ragione agli antieuropeisti che auspicherebbero l’uscita dell’Italia dal Parlamento di Strasburgo. Se l’Italia ritirasse i propri soldati da tutti i paesi del mondo dove è impegnata, e rispedisse al mittente tutti i migranti, forse riuscirebbe a risolvere anche se non totalmente, la propria crisi economica e darebbe lavoro alle centinaia di migliaia di giovani che fuggono dall’Italia dove non ci sono speranze di lavoro. I parlamentari italiani facciano sentire il peso della loro presenza a Strasburgo, altrimenti abbiano il coraggio di minacciare le loro dimissioni verso un’europa che ha voltato le spalle all’Italia per la seconda volta; per i migranti e per Latorre e Girone ingiustamente detenuti in India.
Lucio Marengo