A Villa di Briano e Villa Literno, i Carabinieri di Aversa, in collaborazione con il personale delle locali stazioni, hanno arrestato, in flagranza per reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti un 42enne residente a Villa Literno, un cittadino albanese 36enne domiciliato a Villa di Briano e un terzo giovane minore.
I militari sorprendevano l’albanese a Villa di Briano mentre consegnava al 42enne un involucro in cellophane contenente “marijuana”, per grammi 1.065.
La successiva perquisizione domiciliare presso l’abitazione del 42enne consentiva di rinvenire, nascosti in un serbatoio vuoto custodito nel garage, ulteriori grammi 70 di “marijuana”, 160 bustine in plastica monodose ed un bilancino elettronico di precisione. Nella circostanza veniva altresì acclarata la presenza in loco di diversi acquirenti, tutti identificati.
Gli avventori si rivolgevano al terzo arrestato minore, presente in loco, per l’acquisto di “marijuana”.
Tutta la sostanza stupefacente rinvenuta, del valore complessivo di € 11.000, veniva sottoposta a sequestro.
I due, pertanto, sono stati associati presso la casa circondariale di Napoli Poggio Reale, mentre il minore è stato accompagnato presso il centro di prima accoglienza di Napoli-Colli Aminei, come rispettivamente disposto dall’Autorità Giudiziaria competente.
Ad Aversa i Carabinieri hanno proceduto all’arresto di un 55enne, in ottemperanza all’ordine di applicazione misura cautelare in carcere emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere poiché ritenuto responsabile del reato di ricettazione.
L’uomo è stato associato presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
A Baia e Latina i Carabinieri di Pietramelara hanno proceduto all’arresto, per tentato omicidio, di un 81enne del luogo.
Nella circostanza l’uomo al culmine di una lite, scaturita da una discussione per motivi personali con una 27enne sempre del luogo, impugnava un coltello a serramanico e la colpiva alla gola.
La donna veniva trasportata a cura del personale del 118 presso l’Ospedale di Piedimonte Matese dove riceveva le cure del caso e dimessa. L’arma veniva sequestrata e l’uomo, cosi come disposto dall’Autorità Giudiziaria veniva sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.
Pugno duro dei Carabinieri della Compagnia di Mondragone contro le violazioni in materia ambientale.
Il controllo, con la collaborazione dei militari del N.O.E. di Caserta e personale dell’ARPAC, ha interessato un grosso impianto per la produzione di calcestruzzo di Mondragone. Sequestrato l’impianto e contestate violazioni penali.
L’area interessata dall’impianto è di circa 4.000 mq.
Scoperto uno scarico non autorizzato costituito da un tubo interrato al di sotto della pavimentazione.
Scaricava in un apposito punto ricavato con un foro nel muro di cinta su un suolo nudo di altra proprietà limitrofa.
A finire nella terra acqua torbida con presenza di calcare proveniente dall’intero piazzale di lavoro.
Ad aggravare la situazione la rottura della pompa di riciclo delle acque che non consentiva in tal modo che le stesse confluissero nella vasca di accumulo che invece finivano nello scarico “abusivo” descritto.
Cosi facendo, veniva completamente vanificato il sistema di decantazione e disoleazione delle acque.
Per evitare ulteriori danni all’ambiente e l’inquinamento dei terreni e delle falde acquifere vicine, i Carabinieri hanno sequestrato l’intera attività imprenditoriale e deferito il legale rappresentante un 28enne ed il gestore un 38enne, entrambi di Mondragone.
Comando Provinciale CC Caserta