I Carabinieri di Sant’Arpino nel corso di un servizio coordinato di controllo del territorio hanno proceduto all’arresto, in flagranza, di un 41enne.
L’uomo, dopo una perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di 10 dosi di marijuana.
L’arrestato è stato tradotto presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari.
Nel corso del servizio coordinato di controllo del territorio i medesimi militari hanno deferito in stato di libertà anche un 31enne ed un 46enne, entrambi di Orta di Atella sorpresi a vendere sigarette di contrabbando, e deferito in stato di libertà un 27enne di Sant’Arpino per inosservanza agli obblighi imposti con la misura cautelate poiché trovato in possesso di gr. 0,5 di marijuana.
A Maddaloni (CE), i CC hanno arrestato, in esecuzione all’ordinanza di sostituzione della misura cautelare emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, un 20enne del posto.
L’uomo, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per il reato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, era stato tratto in arresto dai CC di Maddaloni e condannato alla pena di otto mesi di reclusione.
L’arrestato è stato tradotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
A Cesa (CE) i CC hanno arrestato un 39enne.
L’uomo è stato sorpreso dai militari mentre esercitava, dopo aver rimosso i sigilli, la propria attività all’interno di una falegnameria, nonostante la struttura fosse sottoposta, a sequestro penale per abusi edilizi accertati dal locale comando dei VV.UU.
L’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa celebrazione del rito direttissimo.
A Riardo (CE), i carabinieri di Pietramelara (CE), hanno arrestato, per rapina e sequestro di persona, un 44enne e un 34enne entrambi albanesi.
Insieme ad altri due complici, si sono introdotti, con la forzatura della finestra della camera da letto, in un’abitazione all’interno della quale vi erano una 47enne con la propria figlia 24enne.
I malfattori, tutti con volto parzialmente travisato da sciarpe e berretti e con guanti in lattice calzati, costringevano le vittime, sotto minaccia di una pistola e di un bastone in legno, a farsi consegnare gli oggetti di valore (per circa 3.000 euro) e la somma contante di euro 400 circa, nonché una pistola Beretta, regolarmente detenuta.
Mentre si consumava l’azione delittuosa, i malviventi venivano disturbati dal rincasare di una seconda figlia 18enne che, prima di essere rinchiusa insieme alla madre ed alla sorella, in una delle camere, riusciva a gridare chiedendo aiuto.
Le urla della donna attiravano l’attenzione di alcuni clienti di un ristorante vicino l’abitazione che incrociavano i malviventi, ormai in fuga.
L’immediato intervento dei CC permetteva di identificare e rintracciare due dei quattro rapinatori che venivano bloccati in un appartamento.
Le vittime, seppur strattonate con violenza, non riportavano lesioni.
Gli arrestati sono stati associati presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere.
Comando provinciale CC Caserta