Non lasciamo che il rumore delle opinioni altrui offuschi la nostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione. In qualche modo, essi sanno che cosa vogliamo realmente diventare. Tutto il resto è secondario.
(Steve Jobs)
MONDO – “Congratulazioni, voi cinque non dovete più fingere di essere attratte da Harvey Weinstein”. Era il 2013 quando, nell’annunciare le candidate agli Oscar per la categoria Migliore attrice non protagonista, il produttore Seth MacFarlane fece una battuta che a risentirla oggi fa venire i brividi.
Al centro dello scandalo sessuale hollywoodiano c’è proprio Harvey Weinstein, noto produttore statunitense e amico del regista italoamericano Quentin Tarantino.
Proprio il padre di Pulp Fiction (in cui ha collaborato lo stesso Weinstein ndr.) ha di recente dichiarato di esser a conoscenza della condotta non proprio ortodossa del collega, ma di non essere riuscito a fare abbastanza per le oltre 50 donne molestate tra le quali la sua fidanzata dell’epoca, l’attrice Mira Sorvino.
Secondo il New York Times, il comportamento di Weinstein era sotto gli occhi di molti, ma solo quando il quotidiano statunitense ha lanciato la bomba, diversi dei suoi ex o attuali collaboratori hanno ammesso di sapere, tra i quali l’attrice italiana Asia Argento e altri volti noti del cinema da Lupita Nyong’o a Brad Pitt.
Così, goccia dopo goccia, sono fioccate denunce di molestie e racconti che fino ad oggi venivano sussurrati paurosamente.
Ci si domanda quanti sapessero e perché si sia deciso di palare ora, seguendo la scia dei tabloid.
Eppure tutti ad Hollywood conoscevano Harvey e le sue ‘storie’, tutti ad Hollywood erano al corrente della sua pessima reputazione, ma nessuno ha osato sfidare il suo potere.
Weinstein teneva in pugno sacrifici e ambizioni di molte, troppe persone; e se lo fossimo stati noi?
Se avessimo rischiato di perdere l’occasione della vita, quella per cui abbiamo dormito in uno squallido motel o preparato hamburger a basso prezzo, cosa avremmo fatto?
Avremmo sopportato di più il peso di un silenzio omertoso o dell’immeritato anonimato?