Oggi 14 aprile 2020, è ufficialmente deceduto il famoso giornalista e conduttore televisivo Franco Lauro. E’ stato trovato all’interno della sua abitazione a Roma dalle forze dell’ordine, trasportato via dall’ambulanza ma era ormai già troppo tardi. A causare la morte è stato un infarto.
Esperto ed appassionato di calcio e basket, prima di entrare in Rai lavorò per qualche anno in alcuni giornali locali e radio private romane; si specializzò poi nel calcio mercato. In TV esordì nel 1981 in una emittente locale. Per due anni fu lo speaker ufficiale del Palazzo dello Sport. Nel 1982-83 si impegnò nelle telecronache del campionato di calcio, per la trasmissione Roma e Lazio dal 1º minuto in onda su TeleRegione. Entrò in Rai all’inizio del 1984: in 28 anni ha commentato 8 Olimpiadi estive ed una invernale, 6 edizioni dei Mondiali di calcio, e altrettante degli Europei, 12 Europei di basket, 3 Mondiali di basket, i Goodwill Games del 1990 a Seattle, varie edizioni dei Giochi del Mediterraneo e Universiadi. Tra il 1988 ed il 1991, Lauro ha condotto l’edizione di mezza sera del TG2.
Nel 1999 commentò le gesta della Nazionale di pallacanestro dell’Italia di Bogdan Tanjević che conquistò in Francia il campionato d’Europa. Nel 1996, in occasione dell’attentato terroristico alle Olimpiadi di Atlanta, rimase in studio quasi ininterrottamente per 32 ore per curare tutti i collegamenti con le reti e i Tg. Nel 2003 condusse con Giampiero Galeazzi ‘La Domenica Sportiva’, nel 2004 Domenica Sprint e dal 2005 gli venne affidato 90º minuto Serie B.
Nel febbraio 2006 condusse dallo studio i collegamenti con i siti di gara di Torino 2006, mentre nel giugno 2008 fu il conduttore delle trasmissioni pre e post partita di Euro 2008. Dal 2008 al 2014 condusse 90º minuto per la Serie A, nel giugno e luglio 2010 è il conduttore di Dribbling Mondiali su Rai Due. Nel 2016-2017 conducesse il pre e post partita della Coppa Italia.
Nel corso della carriera ha ricevuto diversi premi, tra i quali il Premio Beppe Viola e il Premio Paolo Valenti.
Rimbombano le sue parole a proposito del futuro del calcio in uno dei suoi ultimi interventi su ‘Radio Kiss Kiss Napoli’: “Il calcio è il romanzo popolare più amato dagli italiani. Ci sono tanti legami che ci accompagnano negli anni. Tutelare la base del calcio è importante, significa tutelare tutto. Non si può pensare solo al vertice e alla Serie A. Se noi facciamo morire il calcio dilettantistico, la Serie C, il calcio femminile, noi facciamo un danno a tutto il movimento e a perdere ci va anche il vertice”.