Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola presentando questa mattina in conferenza stampa, insieme agli assessori Ettore Attolini e Fabiano Amati la programmazione della nuova rete ospedaliera, che vedrà la costruzione di cinque grandi ospedali di ultima generazione che sorgeranno nel territorio della Bat, del Nord Barese, lungo la direttrice Bari- Brindisi, a Taranto e nel Sud Salento, per un finanziamento complessivo di 522 milioni di euro. Cinque ospedali di dimensioni medio-grandi, dai 350 ai 700 posti letto, afferma il presidente della Regione, sono la risposta più evoluta e moderna al bisogno di superare la concezione di una rete ospedaliera traballante, precaria e obsoleta.
I nuovi ospedali dovrebbero sorgere entro il 2016 a Taranto, Andria, in un’ area compresa nel triangolo tra Monopoli, Fasano e Conversano e in un’ altra, più a sud, tra Maglie e Scorrano.L’obiettivo è quello di riuscire ad avere in Puglia una dozzina di ospedali che riescano ad accogliere e garantire cure mediche ad un bacino d’utenza molto largo e chiudere o trasformare gradualmente le strutture che a gennaio avranno meno di 100 posti letto. I vecchi piccoli ospedali si trasformeranno, dunque, in centri a disposizione dei cittadini, dove verranno prestati servizi quotidiani, luoghi utili per diventare case della salute, poliambulatori e consultori. I cinque nuovi, grandi, ospedali, invece concorreranno a definire una rete ospedaliera evoluta, moderna e di grande qualità.
Ad avvalorare questa radicale politica di edilizia sanitaria, è prevista anche un’indagine della Protezione civile sugli ospedali a rischio sismico.
Il presidente Vendola parla anche di austerity e di crisi, tematica all’ordine del giorno in questo periodo, ed afferma che la linea di percorso che la Puglia si affretta a seguire è incentrata sul risparmio che non mira a tagliare o a svilire i servizi destinati al cittadino, offrendo strutture fatiscenti o assistenza scadente, ma alla riqualificazione del servizio sanitario, volto alla modernità e all’efficienza.
La proposta è stata avanzata dalla Regione Puglia al Ministero della Saluta ed è in attesa di approvazione. I costi per ogni singolo ospedale sono di 84 milioni per la Bat (con 350 posti letto), 60 per il Nord Barese (con 250 posti letto), 84 per l’ospedale tra Bari e Brindisi (con 350 posti), 210 per il nuovo ospedale di Taranto (con 700 posti) e 84 milioni per il nuovo ospedale nel Sud Salento ( con 350 posti). La stima è stata calcolata considerando il costo di 240mila euro a posto letto.
Austerity, dunque, e risparmio, ma non a discapito del cittadino.
Chiara De Gennaro