Saranno circa mille i candidati al consiglio comunale, oltre agli altri centinaia di aspiranti nei municipi cittadini di nuova istituzione.Praticamente in ogni famiglia ci sara’ un candidato da votare, rendendo difficile la ricerca dei voti e quindi delle preferenze. La frammentazione del voto e’ un effetto che bisognerebbe disciplinare e prevedere che eventuali movimenti politici o pseudo tali, non debbano essere una risoluzione dell’ultim’ora. I recenti veleni nelle primarie del PD hanno mostrato le nuove ipotetiche strategie a colpi di buoni spesa ed altre sollecitazioni e per la campagna elettorale sarà ancora peggio quando si tratterà di conquistare la poltrona più ambita della città, che non ha solo valore politico ma soprattutto rappresenta un primo grado di potere, visto che si tratterà di gestire attraverso la nomina di propri “delegati” nelle aziende partecipate come Amtab, Amgas, Amiu, Multiservizi,, rilasciare concessioni edilizie, e tutto il resto. Per raggiungere questi obiettivi, oggi più del passato, si ritornerà alle antiche usanze di gratificare gli elettori, soprattutto quelli normalmente” accredidati” e di cui si è parlato proprio in queste primarie. Ma non c’è un’autorità che vigila sul voto di scambio? In Italia c’è di tutto ma non funziona nulla per cui vige l’anarchia ed ognuno fa ciò che vuole.
Lucio Marengo