Sconfitto anche il Milan, la Vecchia Signora è a +11 sulla Roma.
La Juventus prova a chiudere il campionato, forse ci riesce davvero. Il Milan gioca bene nel big match di giornata e va più volte vicina al gol, soprattutto con Kakà; ma se poi a vincere sono i bianconeri con i gol di Llorente e Tevez allora si capisce che la forza di questa Juve sta anche nel saper soffrire senza andare allo sbando e poi colpire quando se ne ha la possibilità.
Juve a +11 sulla Roma, sempre con una partita in meno. Nell’altra gara di cartello della giornata – Roma-Inter – c’è grinta, corsa, colpi proibiti e tanto agonismo; manca solo il gol, e lo 0-0 dell’Olimpico fa sorridere solo la capolista di Conte.
Il Napoli perde ancora una grande occasione per impensierire il secondo posto di Totti e compagni non facendo bottino pieno neanche col Livorno. Senza Higuain squalificato prova Martens su rigore a far gioire i tifosi campani, un rocambolesco autogol di Reina 7 minuti dopo ristabilisce la parità.
Dei mezzi passi falsi dei partenopei continua a non approfittarne la Fiorentina che, anzi, cade in casa battuta dalla Lazio. Splendido il gol in sforbiciata di Cana. Tre punti che mantengono la Viola al quarto posto e mantengono anche la Lazio in corsa per le posizioni europee.
Proprio all’inseguimento del sesto posto che vale l’Europa si fa sempre più strada il Parma, vittorioso nel derby emiliano col Sassuolo. Decide il match dopo un minuto Marco Parolo. Il gioiellino neroverde Berardi entra nel secondo tempo e si fa cacciar fuori dopo neanche un giro di lancette.
Priva del suo bomber principe Toni il Verona non riesce a pungere ed anzi in casa col Bologna rischia grosso: ai felsinei viene fischiato un calcio di rigore, ma Bianchi si fa ipnotizzare da Rafael e il risultato non si sblocca.
Seconda sconfitta consecutiva per il Torino che soffre la miglior verve iniziale della Sampdoria. In Piemonte Okaka ripaga la fiducia di Mihajlovic con un gol nei primi minuti e una traversa. Nel momento di massima pressione dei granata alla ricerca del pari Gabbiadini pennella la punizione dello 0-2 e chiude i conti.
Sorride anche l’altra metà di Genova che non gioca una gran partita ma ha la meglio su un Catania spuntato e poco cattivo lì davanti. Le marcature rispondono ai nomi di Antonelli e del giovane ventenne Sturaro, al primo gol in serie A.
Il Cagliari asfalta l’Udinese nel lunch match di domenica e raggiunge proprio i friulani a quota 31 punti. 3-0 un risultato senza repliche griffato dagli acuti, tutti stranieri, di Ibarbo, Vecino e Ibraimi.
Sorride anche l’Atalanta che nel finale supera il Chievo in un match non esaltante ma che i bergamaschi hanno meritato: vantaggio nerazzurro di Carmona con un tiro sporco, pareggio di testa di Dainelli e gol vittoria di Cigarini, partito inizialmente dalla panchina.
La corsa alla salvezza resta ancora serratissima tra cinque squadre, tutte con le stesse chance di restare un altro anno in paradiso.
Claudio Mastrodonato