Sanità, sen. d’Ambrosio Lettieri (segretario Commissione Sanità Senato): ministro Balduzzi riferisca in Commissione su effetti piani di rientro sui livelli di assistenza. In Puglia situazione al collasso.
Il Ministro Balduzzi riferisca in Commissione sulla situazione relativa agli effetti prodotti sui livelli essenziali di assistenza nelle regioni sottoposta ai piani di rientro, tra cui la Puglia: è questa la forte richiesta rivolta dal sen. del Pdl Luigi d’Ambrosio Lettieri, segretario della Commissione Sanità di Palazzo Madama al ministro della Salute, a margine dei lavori della Commissione di Inchiesta sull’efficienza e l’efficacia del sistema sanitario nazionale.
“In Puglia si assiste ormai al funerale della sanità con liste d’attesa da terzo mondo, aumento del numero di pazienti che migrano in regioni del nord, inefficienze e disagi che i cittadini stanno pagando sulla propria pelle a fronte di una tassazione tra le più alte d’Italia”, afferma d’Ambrosio Lettieri, “ E questo nonostante la professionalità e l’impegno con cui medici ed operatori sanitari affrontano ogni giorno la grave situazione di carenze strutturali, organizzative e degli organici, con condizioni di lavoro intollerabili. Una situazione che diventa ancora più allarmante con l’approssimarsi dell’estate e con il piano di chiusura di interi reparti fatto in assenza di programmazione e con logiche da emergenza bellica”.
“Si eviti, dunque, da parte del governo Vendola e della sua maggioranza, di giocare con i titoli dei giornali usando solo quelli strumentali all’accreditamento del proprio operato con una ipotetica legittimazione da parte del Ministro Balduzzi”, sottolinea l’esponente del Pdl, “Il ministro ha solo espresso una valutazione positiva sui criteri di selezione dei direttori generali che la Regione Puglia ha promesso per un futuro che attendiamo da sette anni, mentre nel presente la sanità e la salute dei cittadini sono affidate ad una avvilente propaganda politica. Non è, infatti, possibile utilizzare la politica sanitaria come strumento di consenso per fare nomine clientelari, per assegnare appalti e consulenze, per nascondersi dietro il dito della formazione manageriale senza poi affidarsi alle graduatorie. Perseverare nella contraddizione serve solo a negare l’evidenza, e cioè che l’assistenza sanitaria in Puglia è allo sfascio, come hanno recentemente denunciato gli ordini dei medici, i sindacati e lo stesso Tribunale dei diritti del malato”.
“Non riesco proprio a capire dove Vendola possa vedere la soddisfazione dei cittadini pugliesi, considerato che alla chiusura dei 19 piccoli ospedali di cui parla non è affatto corrisposta alcuna estensione dei servizi territoriali e domiciliari”, conclude, “al Presidente chiediamo, invece che continuare a crogiolarsi nella propaganda, di creare sul territorio le condizioni perché ricerca, imprese e professione possano continuare ad operare quel piccolo miracolo di sinergie che vede il consolidamento in Puglia di poli d’eccellenza nel settore dell’industria farmecutica e il cui patrimonio di crescita, innovazione e occupazione può essere compromesso da disattenzione e cattiva politica”.
17 maggio 2012