È uscito nelle sale italiane Cose nostre – Malavita, l’ultimo film di Luc Besson tratto dal romanzo omonimo dello sceneggiatore francese Tonino Benacquista. La pellicola descrive le vicende violente e illegali di Giovanni Manzoni, interpretato dall’impeccabile Robert De Niro, ex boss di un clan mafioso decisosi a cambiar vita collaborando con l’FBI attraverso il programma di protezione testimoni, ma presenta anche il lato umano Manzoni come un marito amorevole e un padre premuroso e di esempio per i propri figli.
La famiglia Manzoni ricercata dai gangster superstiti dalla “soffiata”, e un tempo complici, si ritrova a ricostruirsi continuamente una vita in posti differenti e con identità fittizie, sorvegliata pressantemente dai federali, tra cui uno straordinario Tommy Lee Jones. In un tranquillo paesino del nord della Francia si innescano i divertenti e stravaganti tentativi di Giovanni, di sua moglie Maggy (Michelle Pfeiffer) e dei figli adolescenti di ambientarsi nel nuovo contesto sociale nel quale sono catapultati. I risultati sono al limite del grottesco, non mancano le vecchie “buone maniere”, intimidazioni piuttosto venali e scambi di battute lapidali ed irreverenti. Ma il tutto dà vita, a differenza di altri film di De Niro ispirati a storie di criminali, a una vera e propria commedia in cui ciascun personaggio fa emergere la propria personalità eccentrica. Scene comiche e irriverenti fanno da cornice all’insolito quadretto familiare.
Il regista Luc Besson è riuscito con questo film a intrecciare la tensione tipica delle trame in stile “Quei bravi ragazzi” (a cui si fa un non casuale riferimento nel corso del film) con la leggerezza della storia di una famiglia tanto unita quanto a dir poco insolita. Un cast eccezionale che si libra tra commedia e azione nello slancio dell’epilogo.
Alessandro Spadone