Victor (Colin Farrel) e Beatrice (Noomi Rapace) sono due vicini di casa che si guardano dalla finestra delle loro rispettive abitazioni finché non decidono di incontrarsi. Entrambi hanno un segreto da nascondere e una vendetta da compiere. Il segreto di Beatrice è stampato sul suo volto sfigurato in seguito a un incidente causato da un uomo alla guida in stato di ebbrezza, quello di Victor è in un video che ritrae il suo passato felice e che ogni giorno guarda con l’amarezza di chi non potrà riavere i suoi cari. Ma Victor è anche il fidato braccio destro del boss Alphonse (Terrence Howard) che da mesi è tenuto sotto tiro da un misterioso killer che sta facendo a pezzi uno ad uno i suoi uomini. Beatrice ha visto Victor compiere un omicidio e lo ricatta per ottenere da lui la risoluzione della sua sofferenza: l’assassinio dell’uomo che l’ha deturpata. Ma le sorti di Victor e Beatrice si intrecciano, animate da un desiderio di vendetta, unico riscatto per le loro vite sfregiate, umiliate e sul baratro. È la vendetta il leit motiv che li porterà a lottare insieme per ricominciare e salvare le loro vite. Dead Man Down-Il sapore della vendetta è la seconda prova cinematografica del regista danese Niels Arden Oplev, regista di Uomini che odiano le donne, il primo film della Trilogia Millennium dello scrittore Stieg Larsson. Dead Man Down presente le caratteristiche del thriller, a tratti romantico, una gangster story dall’enorme potenziale ma che non si sviluppa a fondo. Incomprensibili certe competenze di Victor sulle armi, sugli esplosivi che spuntano dal nulla per un ingegnere che deve farsi giustizia da solo. Momenti di azione e suspance che, se pure ben realizzati, non incidono su tutto il film realizzando lo “spannung” culminante in una giustizia massiva e la ritrovata pace nel cuore.
Giuseppina Raco